11 ott 2010
Recensione di Stella del Mattino su Comicus
Allora, a me non piace parlare di fumetti: a me i fumetti piace leggerli.
Per questo seguo *per modo di dire* con distacco tutta sta gran discussione sugli stati generali del fumetto-con-la-effe-minuscola (meglio noto come fumetto-italiano). Se non sapete di cosa sto parlando, beati voi. Comunque, io una opinine in merito non ce l'ho mica, ma ho un fatto in merito: non tocco un pennello Winsor&Newton serie 7 da 24 mesi.
Distribuzione amatoriale, qualità di stampa da terzo mondo, tirature che pure i volantini della sagra delle lumache di Piobbico ci ridono sopra, prezzi di copertina che "boh, come cazzo vi viene in mente?", idee delle storie dozzinali che manco l'IKEA e disegni che ho finito metafore e aggettivi: andate a cagare, tutti. Io non tocco un pennello Winsor&Newton serie 7 da 24 mesi e me ne vanto, yeah.
Lo dico perché l'ultima cosa che ho disegnato è stato Stella del Mattino #1, ottobre 2008 appunto, autoproduzione mia e di Belloni (che la scrisse), marchiata a fuoco AbsoluteBlack. E oggi ne è uscita una recensione su Comicus, QUI, e mi sono tornati in mente tutti i brutti ricordi del magico mondo dell'editoria a fumetti italiana. Brrrrrr.
Per fortuna che ora la NPE mi raccoglie in volumi le mie vignette sceme (signor giudice, glielo giuro, pensavo che l'editore fosse consenziente!), così posso andare alle fiere aggratis e scroccarmi tanti fumetti. Da leggere.
Queste qui erano alcune pagine di previù del fumetto mio menzionato sopra.
No, non ero pronto alla pubblicazione.
Sì, ho pubblicato alcune cose con diversi editori.
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2 commenti:
Io son daccordo con loro.. QUANDO CAZZO FATE L'ALTRO?!? :D
Ti ano
Se sempre il meglio del meglio.
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